Ma, cos’è la Leadership?
Innanzitutto, possiamo dire che la Leadership è l’arte di motivare un gruppo di persone ad agire alla ricerca di un obiettivo comune. È importante per un leader saper ispirare gli altri e soprattutto essere preparato a farlo.
Una leadership efficace si basa su idee, intuizioni e valutazioni che devono necessariamente essere comunicate agli altri in modo coinvolgente e convincente, per facilitare e rendere più efficace il lavoro ai propri collaboratori.
Un leader deve essere una fonte di ispirazione. È quella persona del team che combina al suo interno un mix di personalità e abilità che faranno sì che gli altri desiderino e vogliano seguire la sua direzione.
Inoltre, i leader condividono obiettivi e standard simili, ma ognuno di essi avrà il suo stile e la sua strategia, variabili per influenze esterne e sfide personali. Nella specifica accezione di Leaderage va sottolineato il carattere speciale della Leadership “Economica”. Cioè orientata a creare valore per il Leader e la comunità sociale a cui si riferisce.
La leadership comprende concetti come:
• Decision Making
• Focus sugli obiettivi
• Concretezza
• Empatia
• Fiducia
• Ottimismo
• Onestà
• Ispirazione
È importante definire il nostro stile di leadership, ma senza dimenticare quali sono gli aspetti chiave che possono renderci dei veri leader.
Secondo il libro di Dale Carnegie ”Come trattare gli altri e farseli amici”, ci sono alcuni principi fondamentali che formano un leader.
Quanto è importante riuscire a focalizzarsi sulle relazioni e sui rapporti con gli altri? Prima di tutto è necessario porre la giusta attenzione su chi ci circonda.
Sanno dare feedback costruttivi
I leader devono saper dare anche riscontri negativi, sottolineando quando i membri del team non soddisfano le aspettative, ma ciò deve essere fatto con un metodo specifico per non creare risentimento. Questo è possibile cominciando sempre elogiando anche il più piccolo progresso, prima di portare all’attenzione le aree di miglioramento.
Riconoscono i propri errori
I migliori leader non si presentano come senza difetti. “Ammettere i propri errori, anche prima di correggerli, può servire a convincere qualcuno a cambiare il proprio comportamento”.
Abbiamo tutti dei punti ciechi, delle zone del campo visivo di ciascun occhio che non vediamo. Ecco, in queste zone d’ombra si annidano le mancanze e gli errori: quelli dei capi, se reiterati o ignorati, possono portare al fallimento delle organizzazioni. Solitamente poiché gli sbagli più grandi vengono fatti quando si perde di vista il fatto che le aziende sono fatte principalmente di persone, non di procedure, e spesso l’ufficio delle risorse umane non basta a risolvere le criticità che ne derivano.
In una ricerca condotta dalla Dale Carnegie Training su oltre 3.300 intervistati in 14 paesi, sono stati proprio rilevati quali sono gli errori dei manager che fanno fallire le aziende di tutto il mondo.
Se pensiamo che il 75% delle persone non lascia il proprio lavoro ma vuole andarsene dal proprio capo, capiamo quanto sia importante sviluppare capacità di leadership che coinvolgano mente e cuore dei collaboratori.
Non impartiscono solo ordini
Nel libro, Dale Carnegie commenta il caso del famoso industriale Owen D. Young che, invece di impartire ordini ai suoi subordinati, iniziò a porre le sue richieste come suggerimenti (“Riesci a considerare questo …”) o domande (“Pensi che funzionerebbe?”). Che ne dite di provare questo atteggiamento anche con la nostra squadra?
Lodano tutti i punti di forza
“Le capacità appassiscono sotto la critica, fioriscono sotto l’incoraggiamento” ovviamente, quando le ragioni degli apprezzamenti sono reali. Dobbiamo essere generosi con i complimenti, ma solo in modo genuino. “Si ha sempre bisogno dell’approvazione di coloro con i quali si viene in contatto. Si vuole vedere riconosciuta la propria dignità. Si vuole la consapevolezza di sentirsi importanti nel nostro piccolo mondo. Niente adulazione falsa, ma approvazione sincera”.
Puntano all’eccellenza
Quando un leader guadagna il rispetto dei suoi collaboratori, ottiene risultati nettamente migliori, senza doverli chiedere. Per Dale Carnegie, “Per far sì che il comportamento di qualcuno cambi, aumentate il livello di rispetto che avete di quella persona, dandole una buona reputazione di cui essere all’altezza. Agite come se il tratto che state cercando di influenzare fosse già una caratteristica eccezionale di quella persona.”
Fanno sì che le sfide siano più facili
I veri leader sono in grado di semplificare l’esecuzione delle attività del team. Sono ottimisti e incoraggianti, riducono l’ansia tra i loro collaboratori e li mettono nelle condizioni di avere successo.
Rendono i propri collaboratori più soddisfatti del lavoro
Napoleone ha ispirato le sue truppe distribuendo liberamente titoli e lodi, proprio come Google fa di tutto per creare un ambiente unico e stimolante. Sia sul campo di battaglia che in ufficio, i migliori leader trovano il modo di infondere passione nel loro team, in modo che i loro compiti diventino piacevoli.
Ma, essere un leader è una condizione innata? Mentre ci sono persone che sembrano avere naturalmente più capacità di leadership di altre, la leadership è un’abilità che si può sviluppare, grazie ad alcune competenze specifiche. Il carisma è simile a un magnete, chi ha carisma ha la capacità di attrarre a sé le persone con le quali si relaziona, riesce ad ispirare fiducia e rispetto. Non appena ci troviamo in presenza di una persona con un grande carisma, avvertiamo un immediato senso di espansione. Sentiamo dischiudersi dentro di noi un potenziale che non pensavamo neppure di avere. I nostri orizzonti si allargano; ci sentiamo pervasi da nuove energie.
La psicologia è d’accordo: la leadership è costituita per circa un terzo da qualità innate e per due terzi da qualità sviluppate nel corso della vita. Sebbene un leader abbia spesso qualità intrinseche alla personalità, come estroversione, empatia e un alto grado di intelligenza sociale, è possibile che una persona apprenda come agire in determinate situazioni e processi sociali, riuscendo ad essere fonte di ispirazione per chi lo circonda.
Un vero leader nasce per essere al servizio degli altri. È la capacità di accrescere le competenze di chi ci circonda, rendendo il lavoro più facile e più efficace.
Leaderage in quanto “Age del Leader”, “Heritage del Leader”, “Tempo del Leader”, “Legacy del Leader” relativamente alla Leadership “Economica” e “Sociale” quale aggregatrice di esseri umani con pensieri, valori, conoscenze, competenze ed obiettivi per la creazione di valore.
In questo senso, siamo chiamati, anzi siete chiamati ad un dovere etico, formativo, culturale, raccontando, sotto forma di intervista, in un Video Portrait, scegliendo il linguaggio più rappresentativo, sia esso politicamente corretto che scorretto, la personale esperienza di Leadership a beneficio dei futuri Leaders Economici e Sociali.